dispositivi indossabili

Le nuove forme del mobile: i dispositivi indossabili

marzo 22, 2017 5:02 pm

Parlando di dispositivi mobile, ci si riferisce quasi sempre alle due categorie più diffuse: smartphone e tablet. Le tecnologie di comunicazione, però, si presentano in forme molteplici e hanno raggiunto dimensioni così ridotte e versatili da poter essere integrati in accessori moda e capi d’abbigliamento. I dispositivi indossabili rappresentano il nuovo mercato in cui i produttori di device tecnologici hanno deciso di investire. Questa categoria sempre più segmentata include in primis smartwatch e smartband, ma anche smart glasses, indumenti e di recente addirittura i tatuaggi.

I device mobile come accessori moda hi-tech

La tecnologia è fashion, la moda è hi-tech: feature avanzate ed un’estetica sufficientemente appealing sono le caratteristiche fondamentali che i dispositivi indossabili devono saper offrire. I wearable più diffusi sono smartwatch e smartband, ormai prodotti da molti brand nelle forme e nelle dimensioni più disparate. Le differenze? I primi, compatibili con Android e iOS, consentono di inviare messaggi, scattare foto, ricevere e leggere le notifiche delle varie app, prendere appunti e molto altro ancora. Gli smartband, molto più essenziali, hanno funzioni più limitate e sono ideali in particolare per il tracking delle attività sportive, delle ore di riposo, dei battiti cardiaci. I wearable non si limitano al formato “da polso”: esistono infatti gli smart glass, veri e propri occhiali con “lenti-display” che ricordano quelli dei più amati film futuristici. Gli occhiali intelligenti, non ancora realmente decollati, potranno essere controllati con comando vocale e consentiranno di scattare foto, registrare video, visualizzare contenuti testuali e multimediali.

L’evoluzione dei dispositivi indossabili

Il mercato dei wearable è in continua evoluzione. Le ultime innovazioni saltate all’occhio dei media mondiali includono indumenti e persino tatuaggi “intelligenti”. È recentissima la collaborazione di Google e Levi’s, che insieme hanno dato vita a Project Jacquard. L’ambizioso progetto prevede l’integrazione di sensori all’interno di una giacca in jeans: tali microdispositivi consentiranno di impartire comandi ad uno smartphone con un semplice tocco sulla manica. Questa tecnologia, che combina fibre tessili e circuiti, darà vita a indumenti sempre più “smart”, device confortevoli e praticamente invisibili.
Le dimensioni dei wearable, comunque, sono in continua diminuzione: i ricercatori del laboratorio di Human Computer Interaction della Saarland University a Saarbrücken, in collaborazione con Google, hanno messo a punto SkinMarks. Si tratta di circuiti stampati sensibili al tatto che hanno l’aspetto di trasferelli da applicare alla pelle: molto economici da produrre, gli SkinMarks permetteranno di impartire ad un device connesso i comandi più semplici (rispondere ad una chiamata, regolare il volume, ecc.) e potranno segnalare la presenza di notifiche.

Giorgia D.

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